Il segreto di Hitler by Lothar Machtan

autore:Lothar Machtan [Machtan, Lothar]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Political Science, Political Ideologies, Fascism & Totalitarianism
ISBN: 9788817868471
Google: 5UWTAAAACAAJ
editore: Rizzoli
pubblicato: 2001-09-02T00:00:00+00:00

CAPITOLO 6.

Rivelazioni postume: Erich Ebermayer e i suoi informatori

La distruzione sistematica di fonti inequivocabili riguardanti l’omosessualità di Hitler non riuscì a impedire che i particolari in esse contenuti venissero riferiti da individui che non avevano solo un interesse politico, ma talvolta anche un interesse del tutto personale a divulgare le informazioni in loro possesso. Tra di essi figura Erich Ebermayer, un romanziere e avvocato omosessuale nato nel 1900. Se, come indicano vari elementi, le sue affermazioni corrispondono al vero, la sua testimonianza è un’autentica scoperta.

Nel 1959 la celebre casa editrice Zsolnay ha pubblicato gli appunti di Ebermayer sotto forma di «diario personale e politico» degli anni compresi tra il 1933 e il 1935.(1) Fra i brani più avvincenti vi sono le annotazioni riguardanti il «putsch di Röhm» dell’estate del 1934.(2)

Ebermayer afferma di essere stato colto allora da un «terrore paralizzante.» Anche i primi commenti a proposito degli annunci ufficiali testimoniano il suo sgomento e la paura di nuovi soprusi. Ben presto subentra però l’indignazione, che culmina nell’ipotesi secondo cui l’operazione mirava all’«eliminazione di scomodi testimoni del passato personale del Führer e del periodo di lotta del movimento.»

Ebermayer fornisce anche motivazioni valide per i suoi sospetti: «L’elemento più interessante e sconvolgente è la piega, o meglio la svolta, presa ora dalla faccenda, cioè la battaglia contro l’omosessualità. È superfluo dire che tale battaglia non è né autentica né sincera. Secondo i documenti militari presentati al dottor Klz, l’ex ministro degli Interni del Reich, durante la guerra mondiale il Führer, malgrado il valore dimostrato di fronte al nemico, non ricevette la promozione a sottufficiale a causa di attività omosessuali. Nel suo periodo di lotta, il movimento nazionalsocialista (e non solo la cricca di Röhm) era un’associazione maschile” simile a quelle descritte da Blher nei suoi libri, la cui forza motrice era l’omoerotismo. Secondo tutti coloro che conoscono bene le circostanze, Hess, che nelle cerchie di partito viene chiamato “la nera Emma”, fu per molti anni l’amico del Führer, soprattutto durante la comune prigionia a Landsberg. Finora i miei informatori per tali questioni interne, uomini degni della massima fiducia, hanno sottolineato con orgoglio l’inclinazione omoerotica del Führer e della sua cerchia più intima, e spiegato che, da quando la politica assorbe le sue energie in misura crescente, il Führer non asseconda più le proprie tendenze. Ha occasione di rilassarsi solo di tanto in tanto, durante i viaggi in auto da Berlino a Monaco, soprattutto presso l’Hotel Bube di Berneck, nel Fichtelgebirge. Come sempre, mostra tuttavia la massima indulgenza e comprensione verso questo problema, cosa che è dimostrata dalla tolleranza, anzi dall’incoraggiamento, nei confronti di Röhm e della sua cerchia.»(3)

Dopo la lettura di questo brano appaiono sotto un’altra luce anche i punti del libro in cui sono presenti allusioni molto più caute sulla vita privata di Hitler. Per esempio, riferendosi a un discorso tenuto da Goebbels nell’aprile del 1933 in occasione del quarantaquattresimo compleanno del dittatore e dedicato alla «favolosa ascesa» dell’uomo Adolf Hitler «dai bassifondi del popolo», Ebermayer scrive: «La strada di Napoleone

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